Parco zoo di Lignano
Il giardino zoologico di Punta Verde a Lignano Pineda.
A Lignano Pineda c’è il giardino zoologico di Punta Verde. Non so se avete avuto modo di visitarlo, quello che è certo è che tra di voi c’è sicuramente qualcuno che è obiettore rispetto a questi luoghi. Come sempre, prima di sentirmi scaricare addosso anatemi, premetto che io non ho una posizione precisa sull’argomento. Ci sono molti aspetti da prendere in considerazione e poi, devo aggiungere, su questo tema cambio spesso opinione.
Sono giusti gli zoo?
Quindi, rinvio il dibattito zoo-si zoo-no a tempi a venire, quando avrò le idee più chiare, e mi limito a fare solo alcune considerazioni. Come avrete capito dai vari post, sono appassionato di animali e di giardini zoologici. Ne ho visitati a dozzine fin da bambino. Oggi mi chiedo se sia giusto o meno chiudere gli animali dentro delle gabbie e renderli un’attrazione per turisti distratti. La risposta naturalmente è no, non ho nemmeno bisogno di pensarci, ma ci sono comunque dei distinguo da fare. Ormai gli zoo seri non vanno a procurarsi gli animali “alla fonte”, vengono popolati con animali sequestrati a contrabbandieri o, come accade spesso per i rettili, animali rinvenuti in città o in luoghi dove avrebbero rappresentato un serio pericolo. Quando non è possibile il reinserimento nel loro habitat, e spesso non lo è, l’unica alternativa alla soppressione è proprio lo zoo. Ma mi fermo qui, poiché credo che l’argomento che ho appena accennato meriti non solo un post dedicato, ma un’intera enciclopedia. Ad ogni modo vi sarei grato se qualche lettore ferrato in materia volesse linkarmi qualche articolo interessante in materia.
Come sono trattati gli animali negli zoo?
Quello che volevo dire qui è che ci sono zoo e zoo… I giardini zoologici di Valencia o di Wroclaw, per quanto mi riguarda, andrebbero chiusi subito. (lascio la frase che ho scritto anche se, andando a leggere su wikipedia, scopro con gioia che il giardino zoologico di Valencia, che ho visitato nel 2001, è stato chiuso ed al suo posto aperto il Bioparc Valencia, con criteri più moderni, amo essere contraddetto così). Se non si hanno gli spazi, le strutture ed i mezzi economici per creare un ambiente dignitoso per questi animali, allora è meglio lasciare perdere da subito. Non si possono rinchiudere delle tigri dentro delle gabbie per conigli. Esistono progetti molto più interessanti, ad esempio sul lago di Garda ed in Puglia ci sono due giardini zoologici dove gli animali scorrazzano liberi e le visite si fanno in macchina. Siamo ancora lontani dalla libertà dei loro ambienti naturali, ma mi sembra un bel passo in avanti. Ecco, ma quello che volevo dire qui è che ogni volta che vado allo zoo di punta verde a Lignano, ne esco con un’ottima impressione: lo Zoo è pulito, gli animali sono sani ed il personale è molto cordiale e gli ospiti quasi sempre educati. Le scimmie hanno un’isola tutta per loro e i felini gabbie così grandi che spesso non si riescono nemmeno a vedere (lo so benissimo che per un felino una gabbia resta una gabbia… ma almeno qui si mostra un minimo di rispetto).
Una nuova carta con i diritti degli animali
Credo sia giunto il momento di aggiornare la carta con i diritti degli animali, cominciando a descrivere quali debbano essere i requisiti minimi che deve rispettare uno zoo per poterli accogliere: uno spazio vitale minimo, un certo tipo di alimentazione, un certo standard di pulizia, un clima adeguato, la giusta distanza degli spettatori e via dicendo. Tutti gli zoo che non possono rispettare questi standard vanno chiusi e gli animali trasferiti in ambienti più adatti. Non ci dimentichiamo che molti zoo sono vecchi di centinaia di anni, quando la sensibilità verso gli animali era diversa, ma credo sia giunto il tempo di fare un salto di qualità. Lo so, gli animali non sarebbero comunque liberi, ma almeno starebbero un po’ meglio, tutto questo nell’augurio (a cui credo poco) che l’umanità cresca e che si impari a convivere con gli animali in reciproco rispetto nei loro habitat.
Lo dico spesso quando si parla di inquinamento, povertà o criminalità, se proprio non è possibile risolvere un problema, almeno cerchiamo di fare un passo nella giusta direzione.