Alghe in acquario bugie e miti da sfatare
Negli anni ne ho sentite molte sulle cause e l’eliminazione delle alghe in acquario
I soliti esperti elimina le alghe in pochi minuti….
Negozianti poco preparati, i consigli dell’amico che è esperto solo perché ha un’acquario da qualche anno sono le principali fonti di quelle che oggi si definiscono Fake News. Nell’acquariologia si applicano per tutte le problematiche, alghe in acquario, interpretazione dei test dell’acqua, malattie dei pesci, problemi con le piante, ecc.
Il negozio di solito risolve il problema delle alghe in acquario in pochi minuti, neanche il tempo di spiegare il problema che il negoziante ti rifila l’antialghe
Il negozio di solito risolve il problema delle alghe in acquario in pochi minuti, neanche il tempo di spiegare il problema che il negoziante ti rifila l’antialghe “miracoloso” del momento, panacea a tutti i mali e risolutore definivo del problema. Vedremo poi che seguendo questo consiglio avremo più danni che guadagni.
“miracoloso” del momento, panacea a tutti i mali e risolutore definivo del problema. Vedremo poi che seguendo questo consiglio avremo più danni che guadagni.
L’amico di solito è più fantasioso inizia a dirti che devi togliere le piante per sostituirle con quelle in plastica, cambiare tutta l’acqua, ridurre le ore di luce, mettere i carboni attivi nel filtro, sospendere la fertilizzazione delle piante, ecc.
Questi approci alla soluzione del problema delle alghe in acquario oltre a non migliorare la situazione portano al peggioramento della situazione, con frequenti dismissioni dell’acquario e abbandono definitivo dell’hobby.
Solo scienza e conoscenza eliminano le alghe in acquario
Per eliminare le alghe in acquario è necessario un approccio scientifico, nulla va improvvisato ed è necessario ragionare per risolvere il problema che non sempre si risolve alla stessa maniera.
Iniziamo ad analizzare la questione con una premessa storico scientifica: le alghe sono un organismo primordiale, uno dei primi ospitati dal nostro pianeta migliaia di anni fa, sono presenti ai tropici come agli artici, sono organismi spesso anche unicellulari che hanno la capacità di adattarsi ad ogni condizione.
Questo potrebbe far pensare che sono organismi impossibili da eliminare ma vedremo in seguito che non è vero.
Fatta la premessa storica vediamo ora come affrontare il problema scientifico, nell’articolo di oggi mi soffermerò sulla soluzione al problema dei casi più frequenti in quanto anche se rare vi sono delle casistiche che vanno affrontate in maniera specifica ed insolita.
Mi dilungo ancora un poco per un’ulteriore premessa: per anni ho fatto ai miei clienti analisi dell’acqua per affrontare il problema delle alghe in acquario (farò sintesi poi dei passi da affrontare), oltre il 90% dei miei clienti aveva problemi comuni con analisi simili a quelle che di seguito espongo
- PH 8
- GH 15
- KH 2
- NO2 0
- NH3 0
- NO3 >40mg/l
- PO4 >2mg/l
- CU 0,5 mg/l
- FE 0 mg/l
Senza palla di vetro e senza aver mai visto l’acquario del cliente iniziavo come un buon mago a descrivere la gestione dell’acquario da parte del proprietario, evidenziando i seguenti punti
- Nessun impianto co2 installato (PH)
- Utilizzo di acqua di rubinetto per i cambi d’acqua (GH)
- Cambi d’acqua poco frequenti o assenti, eccessivo numero di pesci o eccessiva somministrazione di cibo (KH NO3 PO4)
- Utilizzo sistematico di prodotti antialghe (CU a dire il vero questo valore oggi è obsoleto visto che l’utilizzo di antialghe a base di rame è vietato).
Nel 99% dei casi indovinavo (l’1% tende a mentire), ed iniziavo a spiegare quello che succede in aquario sotto il punto di vista biologico, il motivo per il quale le alghe si formano, il beneficio della co2 e il lavoro da fare per risolvere il problema delle alghe in acquario.
Vediamo ora nel dettaglio:
Le piante sono il principale antagonista alimentare delle alghe in quanto si nutrono degli stessi macroelemeti (NO3 e PO4), un’abbondante e rigogliosa crescita delle piante è quindi il principale rimedio alla proliferazione delle alghe. Le piante a differenza delle alghe sono però degli organismi estremamente complicati che attraverso la fotosintesi clorofilliana assorbono i macro elementi tra i quali fosfati, nitrati, anidride carbonica producendo come scarto ossigeno.
Il processo è estremamente complesso e perché avvenga necessita di tutti gli elementi (micro e macro elelmenti), la presenza minima di solo uno di questi porta un utilizzo minimo anche degli altri con conseguente crescita minima delle piante e contrasto minimo delle alghe (legge dei minimi)
- PH KH Triangolando i valori di co2 e ph è possibile stabilire quanta anidride carbonica è presente in acquario come visto sopra la carenza di co2 blocca la crescita delle piante
- GH valori elevati riducono la crescita delle piante e sono indice di scarsa o errata manutenzione in acquari dove l’acqua evaporata viene reintegrata con acqua di rubinetto anziché acqua per osmosi.
- KH valori molto bassi sono rischiosi in acquario (non sto qui ora a spiegare prendetelo per buono) e sono indice di scarsa manutenzione della vasca e abbondante presenza di sostanze organiche confermata nei test dagli elevati valori di NO3 e PO4.
- NO3 PO4 sono il risultato della decomposizione organica, si accumulano in acquario se non adeguatamente diluiti con i cambi d’acqua e non ridotti con un abbondante numero di piante che crescono rigogliose (NO3 e PO4 non vengono eliminati dal filtro anzi sono da esso prodotti come scarto della decomposizione organica)
- NO2 e NH3 ci dicono solamente che il filtro funziona bene, salvo grossolani errori del proprietario o scarsa qualità della dotazione tecnica dell’acquario troviamo questi valori quasi sempre a 0.
- CU e FE ci dicono che usiamo sistematicamente l’antialghe e non fertilizziamo le piante in aquario. Ringraziate appena potete l’amico o il negoziante di turno…… entrambe le pratiche infatti oltre a non risolvere il problema lo aggravano; Utilizzare l’antialghe in presenza di NO3 o PO4 veri scatenanti del problema peggiora la situazione, come detto sopra NO3 e PO4 sono il risultato della decomposizione delle sostanze organiche (cibo, urine e feci dei pesci, ecc), uccidere le alghe con un’antialghe quindi elimina il problema ma crea le condizioni perché questo si ripresenti pochi giorni dopo, l’alga morendo, infatti, aumenta ulteriormente lo scatenante delle alghe (NO3 e PO4) che si ripresentano subito dopo più forti di prima. Sospendere la somministrazione di ferro blocca la crescita delle piante (legge dei minimi) azzerando l’efficacia dell’unico reale antagonista delle alghe, le piante.
Qui in sintesi il protocollo di azione in caso di alghe nel caso sopra esposto
- installazione di un impianto di co2
- riduzione di NO3 e PO4 con resine ad assorbimento rapido
- regolazione di GH e KH con cambi d’acqua regolari e reintegro di carbonati e bicarbonati (kh) utilizzando gli appositi prodotti
I miei personali consigli per gli acquisti
Qualche articolo da leggere per approfondire
- Dr. Maurizio Lodola (biologo) caro amico e maestro….
- Consigli di un’azienda partner Sera
Se avete domande o dubbi non esitate
Claudio Zol
acquariofilo professionista dal 1997