Difendersi da animali selvaggi
Incontro ravvicinato con un serpente
Ieri andando a spasso per i monti mi sono imbattuto, tanto per cambiare, su di una vipera. Mi succede spesso ultimamente, chissà per che. Vorrei attribuire il fenomeno a sfortuna, malocchio o qualche altro strano fenomeno, ma temo che il tutto sia molto più semplice: con l’età anche le mie ambizioni alpinistiche si sono ridimensionate, e, temo, sia più facile trovare una vipera in un bosco a 1000m di altezza che in una parete a 3000. Ero con un amico ertano (originario del comune di Erto e Casso nella val Cellina) che mi ha raccontato di come il nonno era ossessionato dall’idea di insegnargli come si uccide una vipera. Si perché, a detta del nonno, la vipera va sempre uccisa! Inutile dire che abbiamo lasciato il giovane serpente proseguire per la sua strada, mentre noi abbiamo continuato per la nostra. Probabilmente nessuno di noi due aveva voglia di diventare eroe uccidendo il povero animale, ma rischiando di essere a sua volta punto. Ma anche se ne avessi avuto il coraggio non lo avrei fatto. Quando si ha diritto di uccidere un’animale? Fosse anche un serpente velenoso? Ecco le mie considerazioni.
L’uomo invade l’habitat di altri predatori
Normalmente i predatori non condividono il territorio tra di loro, ognuno vive nel suo. Gli sconfinamenti sono rari e mal tollerati, ecco perché si tendono ad evitare. Esistono poi animali che, per forza di cose, si trovano a contendere il terreno di caccia, specie durante le carestie, e da qui nascono delle guerre lunghe e cruente: si pensi al caso dei leoni e delle iene, tanto per fare un esempio. L’uomo ha invaso l’habitat di tutti gli animali, ma non si è limitato a questo, ha anche distrutto gli habitat ed eliminato prede, andando così a sbilanciare la catena alimentare. Così succede quello che la natura non aveva messo in preventivo: che orsi, lupi e uomini si trovino a vivere spalla a spalla.
Sono animali pericolosi per l’uomo e per i nostri bambini, esattamente come noi lo siamo per loro. Ecco perché la regola reciproca è sempre stata quella di cacciare il diverso. Mi spiego, noi sicuramente vogliamo tenere i branchi di lupi lontano dalle nostre case e dalle nostre famiglie, a costo di ucciderli, esattamente come loro diventano estremamente aggressivi quando noi ci avviciniamo alle loro cucciolate. Ma quindi? Siamo autorizzati, o addirittura istigati, ad ucciderli? Ecco come la penso io.
Difendersi da Vipere, Serpenti, Orsi e Lupi.
In passato, la necessità e la ricerca di cibo, hanno spinto gli uomini, animali nomadi per inclinazione, a spingersi in continuamente in nuovi territori. Questo li ha portati a popolare ambienti alquanto ostili, come i comuni di Erto e Casso nella alta Valcellina. Qui, prima di noi, c’erano le vipere, ma la convivenza tra noi è loro è tutt’altro che semplice. Esiste il rischio di essere morsi da questo animale, e il loro veleno può risultare assai dannoso per la nostra salute, se non addirittura mortale. Era normale quindi cercare di fare “pulizia” di questo problema. Più vipere si uccidevano, minore era il rischio di essere morsi accidentalmente. Questo andava bene nel secolo scorso, e può andare ancora bene se un animale pericoloso ci entra in casa. Premesso che esistono sistemi per catturare un animale e riportarlo nel suo habitat senza danneggiarlo, penso che si possa giustificare la persona che uccide un serpente velenoso trovato in casa. La natura ci insegna che si può uccidere solo per mangiare o per difendersi, e questo rientra nel secondo caso.
Quando si ha diritto di uccidere un animale?
Ma se sono io che decido di avventurarmi nei boschi, a 200 km da casa, e mi trovo una vipera, ho diritto di ucciderla? Direi proprio di no, questa volta è lei che si trova a casa sua e io sto invadendo il suo territorio. In questo caso è mio dovere allontanarmi cercando di arrecare il minor disturbo possibile. Poi è chiaro che se questa mi salta addosso qualcosa dovrò pur fare, ma solo in casi davvero estremi. Ho parlato di vipera, ma questo vale anche per orsi, zanzare ed ogni altro animale. Se in un bosco lontano da tutto c’è un orso che si fa i fatti suoi, e che vive li proprio perché vuole stare lontano da noi, che senso ha che io lo vada a cercare per sopprimerlo? Perché minaccia gli escursionisti? In questi casi o si insegna agli escursionisti la condotta da seguire oppure si mette un divieto di accesso, ma andare ad uccidere un animale che non vorrebbe fare del male a nessuno proprio no. Anche perché ormai stiamo popolando ogni angolo di pianeta, e se vogliamo eliminare ogni animale “cattivo” che ci può capitare tra i piedi è davvero finita! Se poi l’orso viene avvistato aggirarsi per le strade di Milano, be allora la cosa è diversa.
I serpenti sono così cattivi?
E poi, perché cataloghiamo certi animali come animali brutti e cattivi? Ci sono persone che hanno costruito un terrario per farci vivere dei serpenti, e vi assicureranno che i serpenti sono animali buoni, intelligenti e che danno grandi soddisfazioni. Passano ore con loro, a guardarli e a giocarci, e provano grande soddisfazione a farli vedere ai loro ospiti. Come dire: anche l’animale più brutto del mondo può diventare carino se impariamo a guardarlo con occhi diversi.
Visto che non viviamo più nel quindicesimo secolo, smettiamola di andare a cacciare gli animali nei loro territori, e limitiamoci a difenderci quando invadono il nostro. E poi dimenticate le favole che vi leggevano da bambini: gli animali non sono cattivi come ci hanno sempre raccontato e, nel loro istinto, voglio sempre evitare incontri ravvicinati con l’uomo. E non uccidono ne per cattiveria ne per divertimento, ma solo per difendersi o per nutrirsi. Se imparate a conoscere gli animali, scoprirete che la convivenza con loro è più facile e meno pericolosa di quello che si pensa.